lunedì 29 agosto 2016

Prova della Yamaha XSR 900

Ok, nel pomeriggio vado da Faieta a provare la Xsr 900.. Non c'è nessuno, compilo il modulo e mi da la chiave.. "Buon giro" mi dice.. Senza limitazioni di tempo. Il modello è la base, non quella figa, gialla.. Ma vabbene. Sella comoda, fanalone, accensione alla sx del faro.. Strumentazione tonda che racchiude tutte le informazioni .. Stilosa. Manubrio largo, serbatoio imponente. In sella ti da l'idea di "dominare" la strada. Mi preparo.. Sottocasco, casco, guanti. Solo in autostrada mi è venuta un po' di paura quando a 194 km/h ho tolto il gas, che mi sono ricordato che non indossavo il paraschiena 
Forse era ferma da un poco.. L'ho lasciata scaldare.. Sembrava soffocata, e lo è rimasta x almeno una decina di km. Il rumore non è che sia granché.. Nulla a che vedere con il sibilo imponente del 3 cilindri della Speed. Ed anche lo scarico, così tagliato non mi piace.
Parto con cautela.. Ha un baricentro basso ed è molto maneggevole.. Salgo sulla tangenziale e la percorro dolcemente.. Scende in piega veloce, basta appena un accenno.. Ovviamente è nuda, nessun riparo.. La sella è bassa, ma c'è sempre Tecknoselle a Roma . la forcella è piuttosto morbida e se cominci a "tirare" o fare delle staccate il limite lo avverti in fretta. Il mono sembra migliore, ma sono cmq sospensioni standard.. Mano c'è la devi mettere.
Senza saperlo sono partito con la mappa più tranquilla e, mi stavo già scocciando!! Poi armeggiando (la selezione non può essere fatta in movimento che il pulsante si trova sulla dx ma in posizione scomoda e lontana dal pollice) ho inserito la mappa sportiva e il tiro è cambiato. Il motore però non mi è piaciuto.. Erogazione lenta a salire di giri, non ama il polso nervoso e non risponde.. Preferisco di molto la MT09 più appuntita, nervosa. Questa è tarata per una guida più rilassata.
Sono partito con il controllo di trazione settato a 2 e non l'ho modificato.
Già a 2 era estremamente invasivo, tanto che neppure in prima, di gas, la moto si è alzata.. Il CdT entrava subito a tagliare il gas e la moto rimaneva ancorata a terra. 
Insomma .. Una moto bellina , ma piccola in due (anche x due normali eh!!), poco spazio, sospensioni appena sufficienti, non hai nemmeno lo spazio per ancorare due borse laterali se vuoi farti un viaggetto fuori porta , e prezzo decisamente alto per quello che offre. Parliamo di quasi 9.000 euro.
Non la comprerei.



La prova della BMW NineT


Stamattina 20 agosto 2016 avevo in programma la prova della Bmw NineT presso la Concessionaria Bmw di Roma Prenestina.
La moto mi era stata riservata dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e quando sono arrivato (avendo gia inviato i miei docc. per email) ho messo solo un paio di firme e mi hanno consegnato le chiavi.
Estetica e motore
Cosa le vuoi dire? E’ una BMW e il nome dice tutto. A guardarla percepisci subito l’opulenza, il lusso. E’ fatta bene, senza sbavature. Avantreno solido (ma forcelle non regolabili), ammortizzatore di sterzo, pinze brembo, frizione idraulica, mono con la manetta del precarico manuale, sella poco imbottita e fina ma comoda e ottimamente rifinita, strumentazione con due ottiche circolari, una per il tachigrafo e l’altra per i giri motore. Al centro un display per tutte le info con un pulsante situato sul blocchetto sx, comodo e facilmente azionabile, molto leggibili anche in pieno sole.
La NineT monta il bicilindrico boxer di 1.170 cc. che eroga 110 CV con una coppia di 116 Nm a 6.000 rpm.
Ovviamente è una naked, quindi protezione zero. E si sente.
Impressioni di guida.
Ebbene, la descrizione della NineT su come è fatta la trovate ovunque, ciò che invece interessa (almeno a me se leggo una prova di moto su strada) sono le impressioni e le sensazioni che la moto offre al pilota.
E allora..
Quando si sale in sella sembra molto più piccola di quello che davvero è. I “pesi” e il baricentro sono posti molto in basso e questo la rende agile come una bicicletta, anche da fermo; la Nine T ti trasmette, subito, l’emozione che .. puoi averla, è li per te. Basta salire e avrete subito l’impressione di averla sempre guidata. Figo.
Il doppio scarico laterale, seppur non bello come quello della Ducati Streetfighter 848 , regala un sound pieno, cupo, generoso, ma mai volgare o indisciplinato.
I primi km li ho percorsi ad andatura davvero moderata, calcolando che non vado in moto da sei mesi e che.. non volevo sdraiarmi.
Alla fine farò un bel giro passando per Palestrina, Piglio, Altipiani di Arcinazzo, Subiaco e autostrada da Mandela con uscita sul raccordo.
La cosa che subito si percepisce è la coppia che scarica a terra. Dire 116Nm a 6.000 rpm vuol dire poco. E’ quando giri il polso e senti che la Nine scatta furiosa in avanti che capisci di cosa si parla.
Ed è così. Sempre. Con qualsiasi rapporto stai, quando giri la manopola la ripresa è sempre esuberante, a tratti imbarazzante, anche per me che vengo dalla Speed Triple, solo che la Nine non si alza in accelerazione 
Non si percepisce on-off ed è molto fluida.
Prendendoci confidenza ho alzato un po’ il ritmo, e la moto ha risposto trasmettendomi sicurezza e solidità dell’avantreno nella percorrenza della curva. Arrivi, imposti la curva e la butti giù, lei scende senza fare alcuna resistenza e, nel caso dovessi fare una correzione, lei te lo permette senza innescare ondeggiamenti pericolosi. Ancora una volta ho pensato “figo”.
Anzi, sono sicuro che i più smaliziati, in curva, toccano con le teste (del motore) sull’asfalto.
La frizione è un burro. Anche usandola di continuo non affatica il polso ne l’avambraccio e svolge il suo compito in modo egregio.
Il cardano, da parte sua, è silenzioso.
Eppure..
Quando ho chiesto di provarla la BMW mi ha comunicato che la prova sarebbe stata di trenta minuti. Non ritenendoli sufficienti ho chiesto, ed ottenuto, di tenerla tutta la mattina. Ed ho fatto bene.
Fino ai 100 km/h la NineT è ricca di pregi, scorrevole, dolce, esuberante, trasmette grande solidità ecc.
Ma appena passi i 100/110 km/h ecco lì la “magagna”. Arrivano fastidiosissime vibrazioni sulle pedane e sul manubrio. La guida diventa più impegnativa, il vento preme sul petto con violenza. La guida fluida che avevi avuto sino ad allora diventa severa e io, da parte mia, mi sono guardato bene dall’arrivare a fare una staccatona in prossimità della curva, percorrerla per poi uscirne a cannone. Anche perché i freni, seppur potenti, non mi hanno dato l’impressione di essere adatti ad una guida aggressiva.
Che dire. Ci sono rimasto un poco male. Ho capito perché pur essendoci l’ammortizzatore di sterzo le forcelle non sono regolabili. La moto è fatta per essere comoda e bilanciata e le forche hanno una taratura comfort che non necessitano di regolazioni ulteriori. Regolazioni che, se effettuate, non sarebbero poi supportate da telaio, ciclistica e freni.
Quanto ho capito ho tolto il gas e me la sono goduta nel suo passo, entro i 100 km/h.
Al ritorno ho preso l’autostrada e l’ho provata in velocità. Sdraiandomi sul serbatoio la lancetta è arrivata a toccare i 210 Km/h. Per una frazione di secondo che le braccia mi si stavano staccando dal corpo.
La nota positiva è che dai 110 e fino ai 210 km/h le vibrazioni sono le stesse. Forse questo è un pregio.
In conclusione.
La moto è fatta davvero bene, bella linea, bei componenti, coppia magnifica, bel sound eppure non è adatta se non al passeggio o per tratti guidati poco impegnativi da percorrere a bassa velocità.
Una moto di immagine ecco, per portare la tua bimba a prendere l’aperitivo o per andare al lavoro in giacca e cravatta.
No good.