Ok, nel pomeriggio vado da Faieta a provare la Xsr 900.. Non c'è nessuno, compilo il modulo e mi da la chiave.. "Buon giro" mi dice.. Senza limitazioni di tempo. Il modello è la base, non quella figa, gialla.. Ma vabbene. Sella comoda, fanalone, accensione alla sx del faro.. Strumentazione tonda che racchiude tutte le informazioni .. Stilosa. Manubrio largo, serbatoio imponente. In sella ti da l'idea di "dominare" la strada. Mi preparo.. Sottocasco, casco, guanti. Solo in autostrada mi è venuta un po' di paura quando a 194 km/h ho tolto il gas, che mi sono ricordato che non indossavo il paraschiena
Forse era ferma da un poco.. L'ho lasciata scaldare.. Sembrava soffocata, e lo è rimasta x almeno una decina di km. Il rumore non è che sia granché.. Nulla a che vedere con il sibilo imponente del 3 cilindri della Speed. Ed anche lo scarico, così tagliato non mi piace.
Parto con cautela.. Ha un baricentro basso ed è molto maneggevole.. Salgo sulla tangenziale e la percorro dolcemente.. Scende in piega veloce, basta appena un accenno.. Ovviamente è nuda, nessun riparo.. La sella è bassa, ma c'è sempre Tecknoselle a Roma . la forcella è piuttosto morbida e se cominci a "tirare" o fare delle staccate il limite lo avverti in fretta. Il mono sembra migliore, ma sono cmq sospensioni standard.. Mano c'è la devi mettere.
Senza saperlo sono partito con la mappa più tranquilla e, mi stavo già scocciando!! Poi armeggiando (la selezione non può essere fatta in movimento che il pulsante si trova sulla dx ma in posizione scomoda e lontana dal pollice) ho inserito la mappa sportiva e il tiro è cambiato. Il motore però non mi è piaciuto.. Erogazione lenta a salire di giri, non ama il polso nervoso e non risponde.. Preferisco di molto la MT09 più appuntita, nervosa. Questa è tarata per una guida più rilassata.
Sono partito con il controllo di trazione settato a 2 e non l'ho modificato.
Già a 2 era estremamente invasivo, tanto che neppure in prima, di gas, la moto si è alzata.. Il CdT entrava subito a tagliare il gas e la moto rimaneva ancorata a terra.
Insomma .. Una moto bellina , ma piccola in due (anche x due normali eh!!), poco spazio, sospensioni appena sufficienti, non hai nemmeno lo spazio per ancorare due borse laterali se vuoi farti un viaggetto fuori porta , e prezzo decisamente alto per quello che offre. Parliamo di quasi 9.000 euro.
Non la comprerei.
lunedì 29 agosto 2016
La prova della BMW NineT
Stamattina 20 agosto 2016 avevo in programma la prova della Bmw NineT presso la Concessionaria Bmw di Roma Prenestina.
La moto mi era stata riservata dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e quando sono arrivato (avendo gia inviato i miei docc. per email) ho messo solo un paio di firme e mi hanno consegnato le chiavi.
La moto mi era stata riservata dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e quando sono arrivato (avendo gia inviato i miei docc. per email) ho messo solo un paio di firme e mi hanno consegnato le chiavi.
Estetica e motore
Cosa le vuoi dire? E’ una BMW e il nome dice tutto. A guardarla percepisci subito l’opulenza, il lusso. E’ fatta bene, senza sbavature. Avantreno solido (ma forcelle non regolabili), ammortizzatore di sterzo, pinze brembo, frizione idraulica, mono con la manetta del precarico manuale, sella poco imbottita e fina ma comoda e ottimamente rifinita, strumentazione con due ottiche circolari, una per il tachigrafo e l’altra per i giri motore. Al centro un display per tutte le info con un pulsante situato sul blocchetto sx, comodo e facilmente azionabile, molto leggibili anche in pieno sole.
La NineT monta il bicilindrico boxer di 1.170 cc. che eroga 110 CV con una coppia di 116 Nm a 6.000 rpm.
Ovviamente è una naked, quindi protezione zero. E si sente.
Cosa le vuoi dire? E’ una BMW e il nome dice tutto. A guardarla percepisci subito l’opulenza, il lusso. E’ fatta bene, senza sbavature. Avantreno solido (ma forcelle non regolabili), ammortizzatore di sterzo, pinze brembo, frizione idraulica, mono con la manetta del precarico manuale, sella poco imbottita e fina ma comoda e ottimamente rifinita, strumentazione con due ottiche circolari, una per il tachigrafo e l’altra per i giri motore. Al centro un display per tutte le info con un pulsante situato sul blocchetto sx, comodo e facilmente azionabile, molto leggibili anche in pieno sole.
La NineT monta il bicilindrico boxer di 1.170 cc. che eroga 110 CV con una coppia di 116 Nm a 6.000 rpm.
Ovviamente è una naked, quindi protezione zero. E si sente.
Impressioni di guida.
Ebbene, la descrizione della NineT su come è fatta la trovate ovunque, ciò che invece interessa (almeno a me se leggo una prova di moto su strada) sono le impressioni e le sensazioni che la moto offre al pilota.
E allora..
Quando si sale in sella sembra molto più piccola di quello che davvero è. I “pesi” e il baricentro sono posti molto in basso e questo la rende agile come una bicicletta, anche da fermo; la Nine T ti trasmette, subito, l’emozione che .. puoi averla, è li per te. Basta salire e avrete subito l’impressione di averla sempre guidata. Figo.
Il doppio scarico laterale, seppur non bello come quello della Ducati Streetfighter 848 :-), regala un sound pieno, cupo, generoso, ma mai volgare o indisciplinato.
I primi km li ho percorsi ad andatura davvero moderata, calcolando che non vado in moto da sei mesi e che.. non volevo sdraiarmi.
Alla fine farò un bel giro passando per Palestrina, Piglio, Altipiani di Arcinazzo, Subiaco e autostrada da Mandela con uscita sul raccordo.
La cosa che subito si percepisce è la coppia che scarica a terra. Dire 116Nm a 6.000 rpm vuol dire poco. E’ quando giri il polso e senti che la Nine scatta furiosa in avanti che capisci di cosa si parla.
Ed è così. Sempre. Con qualsiasi rapporto stai, quando giri la manopola la ripresa è sempre esuberante, a tratti imbarazzante, anche per me che vengo dalla Speed Triple, solo che la Nine non si alza in accelerazione ;-)
Non si percepisce on-off ed è molto fluida.
Prendendoci confidenza ho alzato un po’ il ritmo, e la moto ha risposto trasmettendomi sicurezza e solidità dell’avantreno nella percorrenza della curva. Arrivi, imposti la curva e la butti giù, lei scende senza fare alcuna resistenza e, nel caso dovessi fare una correzione, lei te lo permette senza innescare ondeggiamenti pericolosi. Ancora una volta ho pensato “figo”.
Anzi, sono sicuro che i più smaliziati, in curva, toccano con le teste (del motore) sull’asfalto.
La frizione è un burro. Anche usandola di continuo non affatica il polso ne l’avambraccio e svolge il suo compito in modo egregio.
Il cardano, da parte sua, è silenzioso.
Eppure..
Quando ho chiesto di provarla la BMW mi ha comunicato che la prova sarebbe stata di trenta minuti. Non ritenendoli sufficienti ho chiesto, ed ottenuto, di tenerla tutta la mattina. Ed ho fatto bene.
Fino ai 100 km/h la NineT è ricca di pregi, scorrevole, dolce, esuberante, trasmette grande solidità ecc.
Ma appena passi i 100/110 km/h ecco lì la “magagna”. Arrivano fastidiosissime vibrazioni sulle pedane e sul manubrio. La guida diventa più impegnativa, il vento preme sul petto con violenza. La guida fluida che avevi avuto sino ad allora diventa severa e io, da parte mia, mi sono guardato bene dall’arrivare a fare una staccatona in prossimità della curva, percorrerla per poi uscirne a cannone. Anche perché i freni, seppur potenti, non mi hanno dato l’impressione di essere adatti ad una guida aggressiva.
Che dire. Ci sono rimasto un poco male. Ho capito perché pur essendoci l’ammortizzatore di sterzo le forcelle non sono regolabili. La moto è fatta per essere comoda e bilanciata e le forche hanno una taratura comfort che non necessitano di regolazioni ulteriori. Regolazioni che, se effettuate, non sarebbero poi supportate da telaio, ciclistica e freni.
Quanto ho capito ho tolto il gas e me la sono goduta nel suo passo, entro i 100 km/h.
Al ritorno ho preso l’autostrada e l’ho provata in velocità. Sdraiandomi sul serbatoio la lancetta è arrivata a toccare i 210 Km/h. Per una frazione di secondo che le braccia mi si stavano staccando dal corpo.
La nota positiva è che dai 110 e fino ai 210 km/h le vibrazioni sono le stesse. Forse questo è un pregio.
Ebbene, la descrizione della NineT su come è fatta la trovate ovunque, ciò che invece interessa (almeno a me se leggo una prova di moto su strada) sono le impressioni e le sensazioni che la moto offre al pilota.
E allora..
Quando si sale in sella sembra molto più piccola di quello che davvero è. I “pesi” e il baricentro sono posti molto in basso e questo la rende agile come una bicicletta, anche da fermo; la Nine T ti trasmette, subito, l’emozione che .. puoi averla, è li per te. Basta salire e avrete subito l’impressione di averla sempre guidata. Figo.
Il doppio scarico laterale, seppur non bello come quello della Ducati Streetfighter 848 :-), regala un sound pieno, cupo, generoso, ma mai volgare o indisciplinato.
I primi km li ho percorsi ad andatura davvero moderata, calcolando che non vado in moto da sei mesi e che.. non volevo sdraiarmi.
Alla fine farò un bel giro passando per Palestrina, Piglio, Altipiani di Arcinazzo, Subiaco e autostrada da Mandela con uscita sul raccordo.
La cosa che subito si percepisce è la coppia che scarica a terra. Dire 116Nm a 6.000 rpm vuol dire poco. E’ quando giri il polso e senti che la Nine scatta furiosa in avanti che capisci di cosa si parla.
Ed è così. Sempre. Con qualsiasi rapporto stai, quando giri la manopola la ripresa è sempre esuberante, a tratti imbarazzante, anche per me che vengo dalla Speed Triple, solo che la Nine non si alza in accelerazione ;-)
Non si percepisce on-off ed è molto fluida.
Prendendoci confidenza ho alzato un po’ il ritmo, e la moto ha risposto trasmettendomi sicurezza e solidità dell’avantreno nella percorrenza della curva. Arrivi, imposti la curva e la butti giù, lei scende senza fare alcuna resistenza e, nel caso dovessi fare una correzione, lei te lo permette senza innescare ondeggiamenti pericolosi. Ancora una volta ho pensato “figo”.
Anzi, sono sicuro che i più smaliziati, in curva, toccano con le teste (del motore) sull’asfalto.
La frizione è un burro. Anche usandola di continuo non affatica il polso ne l’avambraccio e svolge il suo compito in modo egregio.
Il cardano, da parte sua, è silenzioso.
Eppure..
Quando ho chiesto di provarla la BMW mi ha comunicato che la prova sarebbe stata di trenta minuti. Non ritenendoli sufficienti ho chiesto, ed ottenuto, di tenerla tutta la mattina. Ed ho fatto bene.
Fino ai 100 km/h la NineT è ricca di pregi, scorrevole, dolce, esuberante, trasmette grande solidità ecc.
Ma appena passi i 100/110 km/h ecco lì la “magagna”. Arrivano fastidiosissime vibrazioni sulle pedane e sul manubrio. La guida diventa più impegnativa, il vento preme sul petto con violenza. La guida fluida che avevi avuto sino ad allora diventa severa e io, da parte mia, mi sono guardato bene dall’arrivare a fare una staccatona in prossimità della curva, percorrerla per poi uscirne a cannone. Anche perché i freni, seppur potenti, non mi hanno dato l’impressione di essere adatti ad una guida aggressiva.
Che dire. Ci sono rimasto un poco male. Ho capito perché pur essendoci l’ammortizzatore di sterzo le forcelle non sono regolabili. La moto è fatta per essere comoda e bilanciata e le forche hanno una taratura comfort che non necessitano di regolazioni ulteriori. Regolazioni che, se effettuate, non sarebbero poi supportate da telaio, ciclistica e freni.
Quanto ho capito ho tolto il gas e me la sono goduta nel suo passo, entro i 100 km/h.
Al ritorno ho preso l’autostrada e l’ho provata in velocità. Sdraiandomi sul serbatoio la lancetta è arrivata a toccare i 210 Km/h. Per una frazione di secondo che le braccia mi si stavano staccando dal corpo.
La nota positiva è che dai 110 e fino ai 210 km/h le vibrazioni sono le stesse. Forse questo è un pregio.
In conclusione.
La moto è fatta davvero bene, bella linea, bei componenti, coppia magnifica, bel sound eppure non è adatta se non al passeggio o per tratti guidati poco impegnativi da percorrere a bassa velocità.
Una moto di immagine ecco, per portare la tua bimba a prendere l’aperitivo o per andare al lavoro in giacca e cravatta.
No good.
Una moto di immagine ecco, per portare la tua bimba a prendere l’aperitivo o per andare al lavoro in giacca e cravatta.
No good.
lunedì 25 gennaio 2016
lunedì 11 gennaio 2016
Una .. leggerezza :-)
In Marocco, specie nella parte del Sahara sud occidentale, essendo una porzione di territorio contesa, vi sono numerosissimi posti di blocco. In media in ogni paese più o meno piccolo vi è un posto di blocco in entrata e in uscita.
Inoltre vi sono numerosi controlli della Gendarmerie lungo le principali strade e/o incroci.
Insomma, ad un posto di blocco ci fermano e mi chiedono i documenti.. Frà come al solito ronfava alla grande :-)
Nell'attesa, mi è venuto la brillante idea di fotografare il gabbiotto dove vi erano due poliziotti che stavano registrando i dati.
Un terzo poliziotto si è avvicinato al finestrino della macchina.. mi ha chiesto garbatamente il cellulare, me lo ha requisito, mi ha fatto cenno di seguirlo al gabbiotto.
Ora.. la prima cosa che ho pensato è stata .."no cazzo, il cellulare è nuovo!!!" poi, mentre percorrevo quei pochi passi mi sono venute in mente idee terrorizzanti :-(
Il poliziotto ha posato il cellulare sul tavolo ove vi erano i due, uno dei quali sicuramente un Ufficiale che mi ha guardato come a dire "Ora sono cazzi tuoi!!!". Hanno scorso la galleria dove, fortunatamente, vi erano solo foto mie e di Frà e mi hanno ingiunto di cancellare la foto fatta.
Dopo di chè quello più alto in grado mi ha spiegato (ma non ce n'era bisogno eh?!) che in Marocco potevo fotografare quello che volevo, ma non la Polizia e che potevo incorrere in gravissime sanzioni e situazioni molto spiacevoli. Poi mi ha accompagnato alla macchina dicendomi che aveva un fratello a Firenze. I toni si sono smorzati e ci ha lasciato andare. Francesca non si era accorta di nulla.
Ho preso una paura colossale !!!
Inoltre vi sono numerosi controlli della Gendarmerie lungo le principali strade e/o incroci.
Insomma, ad un posto di blocco ci fermano e mi chiedono i documenti.. Frà come al solito ronfava alla grande :-)
Nell'attesa, mi è venuto la brillante idea di fotografare il gabbiotto dove vi erano due poliziotti che stavano registrando i dati.
Un terzo poliziotto si è avvicinato al finestrino della macchina.. mi ha chiesto garbatamente il cellulare, me lo ha requisito, mi ha fatto cenno di seguirlo al gabbiotto.
Ora.. la prima cosa che ho pensato è stata .."no cazzo, il cellulare è nuovo!!!" poi, mentre percorrevo quei pochi passi mi sono venute in mente idee terrorizzanti :-(
Il poliziotto ha posato il cellulare sul tavolo ove vi erano i due, uno dei quali sicuramente un Ufficiale che mi ha guardato come a dire "Ora sono cazzi tuoi!!!". Hanno scorso la galleria dove, fortunatamente, vi erano solo foto mie e di Frà e mi hanno ingiunto di cancellare la foto fatta.
Dopo di chè quello più alto in grado mi ha spiegato (ma non ce n'era bisogno eh?!) che in Marocco potevo fotografare quello che volevo, ma non la Polizia e che potevo incorrere in gravissime sanzioni e situazioni molto spiacevoli. Poi mi ha accompagnato alla macchina dicendomi che aveva un fratello a Firenze. I toni si sono smorzati e ci ha lasciato andare. Francesca non si era accorta di nulla.
Ho preso una paura colossale !!!
venerdì 8 gennaio 2016
Il 25 dicembre 2015. Partenza da Dakhla
Nei miei piani avevo intenzione di ripartire verso il nord il 26 mattina. Ed anche Francesca aveva il volo aereo prenotato da Dakhla per Casablanca il 26. Ma il 24 sera rientrando in albergo ci siamo fatti due conti. Restare un altro giorno non aveva molto senso. Le cose da vedere le avevamo viste. Così la Frà mi propone di ripartire insieme il 25. Lei pur avendo già pagato il volo lo smolla e, la mattina, partiamo.
Certo, la Frà non è stata proprio di compagnia durante il viaggio che, dopo pochi km è entrata in contemplazione :-)
Praticamente il giorno di Natale lo abbiamo trascorso in auto, percorrendo circa 850 Km e fermandoci solo per il solito spuntino.
Anzi, ad un certo punto, in mezzo al deserto vediamo una stazione di servizio. Ci fermiamo ed entriamo affamati.
Chiediamo l'onnipresente tè e poi cerchiamo qualcosa da mangiare. Esposti vediamo che ci sono dei pani e ne chiediamo uno. Il tipo ci chiede se lo vogliamo con il formaggio. Formaggio?? A me e Frà ci si illuminano gli occhi. Siiiiiiiiii chissà che buon formaggio hanno lì, sarà di produzione propria, sarà certamente buonissimo. La bavetta comincia a scendermi dalla bocca.
Il tipo non si avvede del nostro stato e tira fuori .... un formaggino da spalmare :O
La sera arriviamo a Tan-Tan che, a differenza del nome un poco da cartoon, è un posto anche bellino dove abbiamo cenato e preso un the veramente servito bene :-)
Lo zucchero è sempre molto abbondante!!
E nel mentre abbiamo pianificato il programma per il giorno seguente
Certo, la Frà non è stata proprio di compagnia durante il viaggio che, dopo pochi km è entrata in contemplazione :-)
Praticamente il giorno di Natale lo abbiamo trascorso in auto, percorrendo circa 850 Km e fermandoci solo per il solito spuntino.
Anzi, ad un certo punto, in mezzo al deserto vediamo una stazione di servizio. Ci fermiamo ed entriamo affamati.
Chiediamo l'onnipresente tè e poi cerchiamo qualcosa da mangiare. Esposti vediamo che ci sono dei pani e ne chiediamo uno. Il tipo ci chiede se lo vogliamo con il formaggio. Formaggio?? A me e Frà ci si illuminano gli occhi. Siiiiiiiiii chissà che buon formaggio hanno lì, sarà di produzione propria, sarà certamente buonissimo. La bavetta comincia a scendermi dalla bocca.
Il tipo non si avvede del nostro stato e tira fuori .... un formaggino da spalmare :O
850 Km di nulla. Però a differenza di tanti altri luoghi, questo cazzo di nulla si trovava nel deserto, ed era fantastico!!!
La sera arriviamo a Tan-Tan che, a differenza del nome un poco da cartoon, è un posto anche bellino dove abbiamo cenato e preso un the veramente servito bene :-)
Lo zucchero è sempre molto abbondante!!
E nel mentre abbiamo pianificato il programma per il giorno seguente
sabato 2 gennaio 2016
Pomeriggio del 24 dicembre 2015
Mentre io e Frà siamo a pranzo si avvicina un tipo che si presenta "mi chiamo Valerio" e ci dice essere un prete cattolico che è venuto a Dakhla da Tarfaya per dire la messa di Natale. I preti cattolici in Marocco non possono girare vestiti da preti, ma devono indossare abiti borghesi.
Ci spiega che l'anno scorso, 2014, ha celebrato la messa solo per il suo aiutante poiché in città non c'era un solo cristiano. Ci chiede quindi se abbiamo desiderio di ascoltare la messa di Natale.
Con Frà ci guardiamo e .. perché no?? :-)
Quindi ci diamo appuntamento per la sera e continuiamo nel nostro pranzo.
Ora diciamo una cosa. Dakhla è una città in cui sono tutti musulmani, eppure al centro della città vi è una Chiesa Cattolica enorme e... vuota.
Preciso. Al centro della città!
Comunque quando arriviamo alle 19.00 circa è gia tutto pronto. Ci siamo io e Frà e poi un nero del Camerun e una coppia di francesi anch'essi di colore che parlano francese.
Valerio si avvicina a noi e ci da un i-pad con le letture che dovremo fare, una Frà
e una io:-)
Insieme a Valerio c'è anche un prete spagnolo che viene da Madrid e che parla solo spagnolo e che si avvicenda con VAlerio nel dire la messa.
Devo ammettere che dopo tanti anni che non andavo alla messa di Natale, sentire questa fatta in italiano, francese e spagnolo è stat davvero una esperienza emozionante.
Non solo per il luogo. Questa Chiesa grande, enorme e vuota, ma per lo spirito con cui ci hanno accolto, per la gioia di vederci lì. Insomma davvero una esperienza singolare!!
Con VAlerio abbiamo anche scattato delle foto, ma al momento ancora non me le invia per uozzap. Quindi dovrò aggiornare questo post successivamente.
Finita la messa io e Frà ci vorremmo defilare, ma Valerio ci propone di mangiare qualcosa insieme. Per cui usciamo tutti insieme per andare in qualche locale.
Quest'anno, o meglio il 24.12.2015 pare sia coinciso con la nascita di Maometto, per cui la città è in piena festa. Ci spiegano che questa ricorrenza capita solo una volta ogni 300 anni. é capitato con noi. Singolarità nella singolarità!
Purtroppo i due locali che aveva in mente VAlerio sono chiusi, per cui la compagnia si scioglie.
Io e Frà passiamo in pasticceria (Frà si è rivelata un'ottima compagnia di merende) e facciamo spesa:-)
Ci spiega che l'anno scorso, 2014, ha celebrato la messa solo per il suo aiutante poiché in città non c'era un solo cristiano. Ci chiede quindi se abbiamo desiderio di ascoltare la messa di Natale.
Con Frà ci guardiamo e .. perché no?? :-)
Quindi ci diamo appuntamento per la sera e continuiamo nel nostro pranzo.
Ora diciamo una cosa. Dakhla è una città in cui sono tutti musulmani, eppure al centro della città vi è una Chiesa Cattolica enorme e... vuota.
Preciso. Al centro della città!
Comunque quando arriviamo alle 19.00 circa è gia tutto pronto. Ci siamo io e Frà e poi un nero del Camerun e una coppia di francesi anch'essi di colore che parlano francese.
Valerio si avvicina a noi e ci da un i-pad con le letture che dovremo fare, una Frà
e una io:-)
Insieme a Valerio c'è anche un prete spagnolo che viene da Madrid e che parla solo spagnolo e che si avvicenda con VAlerio nel dire la messa.
Devo ammettere che dopo tanti anni che non andavo alla messa di Natale, sentire questa fatta in italiano, francese e spagnolo è stat davvero una esperienza emozionante.
Non solo per il luogo. Questa Chiesa grande, enorme e vuota, ma per lo spirito con cui ci hanno accolto, per la gioia di vederci lì. Insomma davvero una esperienza singolare!!
Con VAlerio abbiamo anche scattato delle foto, ma al momento ancora non me le invia per uozzap. Quindi dovrò aggiornare questo post successivamente.
Finita la messa io e Frà ci vorremmo defilare, ma Valerio ci propone di mangiare qualcosa insieme. Per cui usciamo tutti insieme per andare in qualche locale.
Quest'anno, o meglio il 24.12.2015 pare sia coinciso con la nascita di Maometto, per cui la città è in piena festa. Ci spiegano che questa ricorrenza capita solo una volta ogni 300 anni. é capitato con noi. Singolarità nella singolarità!
Purtroppo i due locali che aveva in mente VAlerio sono chiusi, per cui la compagnia si scioglie.
Io e Frà passiamo in pasticceria (Frà si è rivelata un'ottima compagnia di merende) e facciamo spesa:-)
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