Ok, nel pomeriggio vado da Faieta a provare la Xsr 900.. Non c'è nessuno, compilo il modulo e mi da la chiave.. "Buon giro" mi dice.. Senza limitazioni di tempo. Il modello è la base, non quella figa, gialla.. Ma vabbene. Sella comoda, fanalone, accensione alla sx del faro.. Strumentazione tonda che racchiude tutte le informazioni .. Stilosa. Manubrio largo, serbatoio imponente. In sella ti da l'idea di "dominare" la strada. Mi preparo.. Sottocasco, casco, guanti. Solo in autostrada mi è venuta un po' di paura quando a 194 km/h ho tolto il gas, che mi sono ricordato che non indossavo il paraschiena
Forse era ferma da un poco.. L'ho lasciata scaldare.. Sembrava soffocata, e lo è rimasta x almeno una decina di km. Il rumore non è che sia granché.. Nulla a che vedere con il sibilo imponente del 3 cilindri della Speed. Ed anche lo scarico, così tagliato non mi piace.
Parto con cautela.. Ha un baricentro basso ed è molto maneggevole.. Salgo sulla tangenziale e la percorro dolcemente.. Scende in piega veloce, basta appena un accenno.. Ovviamente è nuda, nessun riparo.. La sella è bassa, ma c'è sempre Tecknoselle a Roma . la forcella è piuttosto morbida e se cominci a "tirare" o fare delle staccate il limite lo avverti in fretta. Il mono sembra migliore, ma sono cmq sospensioni standard.. Mano c'è la devi mettere.
Senza saperlo sono partito con la mappa più tranquilla e, mi stavo già scocciando!! Poi armeggiando (la selezione non può essere fatta in movimento che il pulsante si trova sulla dx ma in posizione scomoda e lontana dal pollice) ho inserito la mappa sportiva e il tiro è cambiato. Il motore però non mi è piaciuto.. Erogazione lenta a salire di giri, non ama il polso nervoso e non risponde.. Preferisco di molto la MT09 più appuntita, nervosa. Questa è tarata per una guida più rilassata.
Sono partito con il controllo di trazione settato a 2 e non l'ho modificato.
Già a 2 era estremamente invasivo, tanto che neppure in prima, di gas, la moto si è alzata.. Il CdT entrava subito a tagliare il gas e la moto rimaneva ancorata a terra.
Insomma .. Una moto bellina , ma piccola in due (anche x due normali eh!!), poco spazio, sospensioni appena sufficienti, non hai nemmeno lo spazio per ancorare due borse laterali se vuoi farti un viaggetto fuori porta , e prezzo decisamente alto per quello che offre. Parliamo di quasi 9.000 euro.
Non la comprerei.
I viaggi del Duca
lunedì 29 agosto 2016
La prova della BMW NineT
Stamattina 20 agosto 2016 avevo in programma la prova della Bmw NineT presso la Concessionaria Bmw di Roma Prenestina.
La moto mi era stata riservata dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e quando sono arrivato (avendo gia inviato i miei docc. per email) ho messo solo un paio di firme e mi hanno consegnato le chiavi.
La moto mi era stata riservata dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e quando sono arrivato (avendo gia inviato i miei docc. per email) ho messo solo un paio di firme e mi hanno consegnato le chiavi.
Estetica e motore
Cosa le vuoi dire? E’ una BMW e il nome dice tutto. A guardarla percepisci subito l’opulenza, il lusso. E’ fatta bene, senza sbavature. Avantreno solido (ma forcelle non regolabili), ammortizzatore di sterzo, pinze brembo, frizione idraulica, mono con la manetta del precarico manuale, sella poco imbottita e fina ma comoda e ottimamente rifinita, strumentazione con due ottiche circolari, una per il tachigrafo e l’altra per i giri motore. Al centro un display per tutte le info con un pulsante situato sul blocchetto sx, comodo e facilmente azionabile, molto leggibili anche in pieno sole.
La NineT monta il bicilindrico boxer di 1.170 cc. che eroga 110 CV con una coppia di 116 Nm a 6.000 rpm.
Ovviamente è una naked, quindi protezione zero. E si sente.
Cosa le vuoi dire? E’ una BMW e il nome dice tutto. A guardarla percepisci subito l’opulenza, il lusso. E’ fatta bene, senza sbavature. Avantreno solido (ma forcelle non regolabili), ammortizzatore di sterzo, pinze brembo, frizione idraulica, mono con la manetta del precarico manuale, sella poco imbottita e fina ma comoda e ottimamente rifinita, strumentazione con due ottiche circolari, una per il tachigrafo e l’altra per i giri motore. Al centro un display per tutte le info con un pulsante situato sul blocchetto sx, comodo e facilmente azionabile, molto leggibili anche in pieno sole.
La NineT monta il bicilindrico boxer di 1.170 cc. che eroga 110 CV con una coppia di 116 Nm a 6.000 rpm.
Ovviamente è una naked, quindi protezione zero. E si sente.
Impressioni di guida.
Ebbene, la descrizione della NineT su come è fatta la trovate ovunque, ciò che invece interessa (almeno a me se leggo una prova di moto su strada) sono le impressioni e le sensazioni che la moto offre al pilota.
E allora..
Quando si sale in sella sembra molto più piccola di quello che davvero è. I “pesi” e il baricentro sono posti molto in basso e questo la rende agile come una bicicletta, anche da fermo; la Nine T ti trasmette, subito, l’emozione che .. puoi averla, è li per te. Basta salire e avrete subito l’impressione di averla sempre guidata. Figo.
Il doppio scarico laterale, seppur non bello come quello della Ducati Streetfighter 848 :-), regala un sound pieno, cupo, generoso, ma mai volgare o indisciplinato.
I primi km li ho percorsi ad andatura davvero moderata, calcolando che non vado in moto da sei mesi e che.. non volevo sdraiarmi.
Alla fine farò un bel giro passando per Palestrina, Piglio, Altipiani di Arcinazzo, Subiaco e autostrada da Mandela con uscita sul raccordo.
La cosa che subito si percepisce è la coppia che scarica a terra. Dire 116Nm a 6.000 rpm vuol dire poco. E’ quando giri il polso e senti che la Nine scatta furiosa in avanti che capisci di cosa si parla.
Ed è così. Sempre. Con qualsiasi rapporto stai, quando giri la manopola la ripresa è sempre esuberante, a tratti imbarazzante, anche per me che vengo dalla Speed Triple, solo che la Nine non si alza in accelerazione ;-)
Non si percepisce on-off ed è molto fluida.
Prendendoci confidenza ho alzato un po’ il ritmo, e la moto ha risposto trasmettendomi sicurezza e solidità dell’avantreno nella percorrenza della curva. Arrivi, imposti la curva e la butti giù, lei scende senza fare alcuna resistenza e, nel caso dovessi fare una correzione, lei te lo permette senza innescare ondeggiamenti pericolosi. Ancora una volta ho pensato “figo”.
Anzi, sono sicuro che i più smaliziati, in curva, toccano con le teste (del motore) sull’asfalto.
La frizione è un burro. Anche usandola di continuo non affatica il polso ne l’avambraccio e svolge il suo compito in modo egregio.
Il cardano, da parte sua, è silenzioso.
Eppure..
Quando ho chiesto di provarla la BMW mi ha comunicato che la prova sarebbe stata di trenta minuti. Non ritenendoli sufficienti ho chiesto, ed ottenuto, di tenerla tutta la mattina. Ed ho fatto bene.
Fino ai 100 km/h la NineT è ricca di pregi, scorrevole, dolce, esuberante, trasmette grande solidità ecc.
Ma appena passi i 100/110 km/h ecco lì la “magagna”. Arrivano fastidiosissime vibrazioni sulle pedane e sul manubrio. La guida diventa più impegnativa, il vento preme sul petto con violenza. La guida fluida che avevi avuto sino ad allora diventa severa e io, da parte mia, mi sono guardato bene dall’arrivare a fare una staccatona in prossimità della curva, percorrerla per poi uscirne a cannone. Anche perché i freni, seppur potenti, non mi hanno dato l’impressione di essere adatti ad una guida aggressiva.
Che dire. Ci sono rimasto un poco male. Ho capito perché pur essendoci l’ammortizzatore di sterzo le forcelle non sono regolabili. La moto è fatta per essere comoda e bilanciata e le forche hanno una taratura comfort che non necessitano di regolazioni ulteriori. Regolazioni che, se effettuate, non sarebbero poi supportate da telaio, ciclistica e freni.
Quanto ho capito ho tolto il gas e me la sono goduta nel suo passo, entro i 100 km/h.
Al ritorno ho preso l’autostrada e l’ho provata in velocità. Sdraiandomi sul serbatoio la lancetta è arrivata a toccare i 210 Km/h. Per una frazione di secondo che le braccia mi si stavano staccando dal corpo.
La nota positiva è che dai 110 e fino ai 210 km/h le vibrazioni sono le stesse. Forse questo è un pregio.
Ebbene, la descrizione della NineT su come è fatta la trovate ovunque, ciò che invece interessa (almeno a me se leggo una prova di moto su strada) sono le impressioni e le sensazioni che la moto offre al pilota.
E allora..
Quando si sale in sella sembra molto più piccola di quello che davvero è. I “pesi” e il baricentro sono posti molto in basso e questo la rende agile come una bicicletta, anche da fermo; la Nine T ti trasmette, subito, l’emozione che .. puoi averla, è li per te. Basta salire e avrete subito l’impressione di averla sempre guidata. Figo.
Il doppio scarico laterale, seppur non bello come quello della Ducati Streetfighter 848 :-), regala un sound pieno, cupo, generoso, ma mai volgare o indisciplinato.
I primi km li ho percorsi ad andatura davvero moderata, calcolando che non vado in moto da sei mesi e che.. non volevo sdraiarmi.
Alla fine farò un bel giro passando per Palestrina, Piglio, Altipiani di Arcinazzo, Subiaco e autostrada da Mandela con uscita sul raccordo.
La cosa che subito si percepisce è la coppia che scarica a terra. Dire 116Nm a 6.000 rpm vuol dire poco. E’ quando giri il polso e senti che la Nine scatta furiosa in avanti che capisci di cosa si parla.
Ed è così. Sempre. Con qualsiasi rapporto stai, quando giri la manopola la ripresa è sempre esuberante, a tratti imbarazzante, anche per me che vengo dalla Speed Triple, solo che la Nine non si alza in accelerazione ;-)
Non si percepisce on-off ed è molto fluida.
Prendendoci confidenza ho alzato un po’ il ritmo, e la moto ha risposto trasmettendomi sicurezza e solidità dell’avantreno nella percorrenza della curva. Arrivi, imposti la curva e la butti giù, lei scende senza fare alcuna resistenza e, nel caso dovessi fare una correzione, lei te lo permette senza innescare ondeggiamenti pericolosi. Ancora una volta ho pensato “figo”.
Anzi, sono sicuro che i più smaliziati, in curva, toccano con le teste (del motore) sull’asfalto.
La frizione è un burro. Anche usandola di continuo non affatica il polso ne l’avambraccio e svolge il suo compito in modo egregio.
Il cardano, da parte sua, è silenzioso.
Eppure..
Quando ho chiesto di provarla la BMW mi ha comunicato che la prova sarebbe stata di trenta minuti. Non ritenendoli sufficienti ho chiesto, ed ottenuto, di tenerla tutta la mattina. Ed ho fatto bene.
Fino ai 100 km/h la NineT è ricca di pregi, scorrevole, dolce, esuberante, trasmette grande solidità ecc.
Ma appena passi i 100/110 km/h ecco lì la “magagna”. Arrivano fastidiosissime vibrazioni sulle pedane e sul manubrio. La guida diventa più impegnativa, il vento preme sul petto con violenza. La guida fluida che avevi avuto sino ad allora diventa severa e io, da parte mia, mi sono guardato bene dall’arrivare a fare una staccatona in prossimità della curva, percorrerla per poi uscirne a cannone. Anche perché i freni, seppur potenti, non mi hanno dato l’impressione di essere adatti ad una guida aggressiva.
Che dire. Ci sono rimasto un poco male. Ho capito perché pur essendoci l’ammortizzatore di sterzo le forcelle non sono regolabili. La moto è fatta per essere comoda e bilanciata e le forche hanno una taratura comfort che non necessitano di regolazioni ulteriori. Regolazioni che, se effettuate, non sarebbero poi supportate da telaio, ciclistica e freni.
Quanto ho capito ho tolto il gas e me la sono goduta nel suo passo, entro i 100 km/h.
Al ritorno ho preso l’autostrada e l’ho provata in velocità. Sdraiandomi sul serbatoio la lancetta è arrivata a toccare i 210 Km/h. Per una frazione di secondo che le braccia mi si stavano staccando dal corpo.
La nota positiva è che dai 110 e fino ai 210 km/h le vibrazioni sono le stesse. Forse questo è un pregio.
In conclusione.
La moto è fatta davvero bene, bella linea, bei componenti, coppia magnifica, bel sound eppure non è adatta se non al passeggio o per tratti guidati poco impegnativi da percorrere a bassa velocità.
Una moto di immagine ecco, per portare la tua bimba a prendere l’aperitivo o per andare al lavoro in giacca e cravatta.
No good.
Una moto di immagine ecco, per portare la tua bimba a prendere l’aperitivo o per andare al lavoro in giacca e cravatta.
No good.
lunedì 25 gennaio 2016
lunedì 11 gennaio 2016
Una .. leggerezza :-)
In Marocco, specie nella parte del Sahara sud occidentale, essendo una porzione di territorio contesa, vi sono numerosissimi posti di blocco. In media in ogni paese più o meno piccolo vi è un posto di blocco in entrata e in uscita.
Inoltre vi sono numerosi controlli della Gendarmerie lungo le principali strade e/o incroci.
Insomma, ad un posto di blocco ci fermano e mi chiedono i documenti.. Frà come al solito ronfava alla grande :-)
Nell'attesa, mi è venuto la brillante idea di fotografare il gabbiotto dove vi erano due poliziotti che stavano registrando i dati.
Un terzo poliziotto si è avvicinato al finestrino della macchina.. mi ha chiesto garbatamente il cellulare, me lo ha requisito, mi ha fatto cenno di seguirlo al gabbiotto.
Ora.. la prima cosa che ho pensato è stata .."no cazzo, il cellulare è nuovo!!!" poi, mentre percorrevo quei pochi passi mi sono venute in mente idee terrorizzanti :-(
Il poliziotto ha posato il cellulare sul tavolo ove vi erano i due, uno dei quali sicuramente un Ufficiale che mi ha guardato come a dire "Ora sono cazzi tuoi!!!". Hanno scorso la galleria dove, fortunatamente, vi erano solo foto mie e di Frà e mi hanno ingiunto di cancellare la foto fatta.
Dopo di chè quello più alto in grado mi ha spiegato (ma non ce n'era bisogno eh?!) che in Marocco potevo fotografare quello che volevo, ma non la Polizia e che potevo incorrere in gravissime sanzioni e situazioni molto spiacevoli. Poi mi ha accompagnato alla macchina dicendomi che aveva un fratello a Firenze. I toni si sono smorzati e ci ha lasciato andare. Francesca non si era accorta di nulla.
Ho preso una paura colossale !!!
Inoltre vi sono numerosi controlli della Gendarmerie lungo le principali strade e/o incroci.
Insomma, ad un posto di blocco ci fermano e mi chiedono i documenti.. Frà come al solito ronfava alla grande :-)
Nell'attesa, mi è venuto la brillante idea di fotografare il gabbiotto dove vi erano due poliziotti che stavano registrando i dati.
Un terzo poliziotto si è avvicinato al finestrino della macchina.. mi ha chiesto garbatamente il cellulare, me lo ha requisito, mi ha fatto cenno di seguirlo al gabbiotto.
Ora.. la prima cosa che ho pensato è stata .."no cazzo, il cellulare è nuovo!!!" poi, mentre percorrevo quei pochi passi mi sono venute in mente idee terrorizzanti :-(
Il poliziotto ha posato il cellulare sul tavolo ove vi erano i due, uno dei quali sicuramente un Ufficiale che mi ha guardato come a dire "Ora sono cazzi tuoi!!!". Hanno scorso la galleria dove, fortunatamente, vi erano solo foto mie e di Frà e mi hanno ingiunto di cancellare la foto fatta.
Dopo di chè quello più alto in grado mi ha spiegato (ma non ce n'era bisogno eh?!) che in Marocco potevo fotografare quello che volevo, ma non la Polizia e che potevo incorrere in gravissime sanzioni e situazioni molto spiacevoli. Poi mi ha accompagnato alla macchina dicendomi che aveva un fratello a Firenze. I toni si sono smorzati e ci ha lasciato andare. Francesca non si era accorta di nulla.
Ho preso una paura colossale !!!
venerdì 8 gennaio 2016
Il 25 dicembre 2015. Partenza da Dakhla
Nei miei piani avevo intenzione di ripartire verso il nord il 26 mattina. Ed anche Francesca aveva il volo aereo prenotato da Dakhla per Casablanca il 26. Ma il 24 sera rientrando in albergo ci siamo fatti due conti. Restare un altro giorno non aveva molto senso. Le cose da vedere le avevamo viste. Così la Frà mi propone di ripartire insieme il 25. Lei pur avendo già pagato il volo lo smolla e, la mattina, partiamo.
Certo, la Frà non è stata proprio di compagnia durante il viaggio che, dopo pochi km è entrata in contemplazione :-)
Praticamente il giorno di Natale lo abbiamo trascorso in auto, percorrendo circa 850 Km e fermandoci solo per il solito spuntino.
Anzi, ad un certo punto, in mezzo al deserto vediamo una stazione di servizio. Ci fermiamo ed entriamo affamati.
Chiediamo l'onnipresente tè e poi cerchiamo qualcosa da mangiare. Esposti vediamo che ci sono dei pani e ne chiediamo uno. Il tipo ci chiede se lo vogliamo con il formaggio. Formaggio?? A me e Frà ci si illuminano gli occhi. Siiiiiiiiii chissà che buon formaggio hanno lì, sarà di produzione propria, sarà certamente buonissimo. La bavetta comincia a scendermi dalla bocca.
Il tipo non si avvede del nostro stato e tira fuori .... un formaggino da spalmare :O
La sera arriviamo a Tan-Tan che, a differenza del nome un poco da cartoon, è un posto anche bellino dove abbiamo cenato e preso un the veramente servito bene :-)
Lo zucchero è sempre molto abbondante!!
E nel mentre abbiamo pianificato il programma per il giorno seguente
Certo, la Frà non è stata proprio di compagnia durante il viaggio che, dopo pochi km è entrata in contemplazione :-)
Praticamente il giorno di Natale lo abbiamo trascorso in auto, percorrendo circa 850 Km e fermandoci solo per il solito spuntino.
Anzi, ad un certo punto, in mezzo al deserto vediamo una stazione di servizio. Ci fermiamo ed entriamo affamati.
Chiediamo l'onnipresente tè e poi cerchiamo qualcosa da mangiare. Esposti vediamo che ci sono dei pani e ne chiediamo uno. Il tipo ci chiede se lo vogliamo con il formaggio. Formaggio?? A me e Frà ci si illuminano gli occhi. Siiiiiiiiii chissà che buon formaggio hanno lì, sarà di produzione propria, sarà certamente buonissimo. La bavetta comincia a scendermi dalla bocca.
Il tipo non si avvede del nostro stato e tira fuori .... un formaggino da spalmare :O
850 Km di nulla. Però a differenza di tanti altri luoghi, questo cazzo di nulla si trovava nel deserto, ed era fantastico!!!
La sera arriviamo a Tan-Tan che, a differenza del nome un poco da cartoon, è un posto anche bellino dove abbiamo cenato e preso un the veramente servito bene :-)
Lo zucchero è sempre molto abbondante!!
E nel mentre abbiamo pianificato il programma per il giorno seguente
sabato 2 gennaio 2016
Pomeriggio del 24 dicembre 2015
Mentre io e Frà siamo a pranzo si avvicina un tipo che si presenta "mi chiamo Valerio" e ci dice essere un prete cattolico che è venuto a Dakhla da Tarfaya per dire la messa di Natale. I preti cattolici in Marocco non possono girare vestiti da preti, ma devono indossare abiti borghesi.
Ci spiega che l'anno scorso, 2014, ha celebrato la messa solo per il suo aiutante poiché in città non c'era un solo cristiano. Ci chiede quindi se abbiamo desiderio di ascoltare la messa di Natale.
Con Frà ci guardiamo e .. perché no?? :-)
Quindi ci diamo appuntamento per la sera e continuiamo nel nostro pranzo.
Ora diciamo una cosa. Dakhla è una città in cui sono tutti musulmani, eppure al centro della città vi è una Chiesa Cattolica enorme e... vuota.
Preciso. Al centro della città!
Comunque quando arriviamo alle 19.00 circa è gia tutto pronto. Ci siamo io e Frà e poi un nero del Camerun e una coppia di francesi anch'essi di colore che parlano francese.
Valerio si avvicina a noi e ci da un i-pad con le letture che dovremo fare, una Frà
e una io:-)
Insieme a Valerio c'è anche un prete spagnolo che viene da Madrid e che parla solo spagnolo e che si avvicenda con VAlerio nel dire la messa.
Devo ammettere che dopo tanti anni che non andavo alla messa di Natale, sentire questa fatta in italiano, francese e spagnolo è stat davvero una esperienza emozionante.
Non solo per il luogo. Questa Chiesa grande, enorme e vuota, ma per lo spirito con cui ci hanno accolto, per la gioia di vederci lì. Insomma davvero una esperienza singolare!!
Con VAlerio abbiamo anche scattato delle foto, ma al momento ancora non me le invia per uozzap. Quindi dovrò aggiornare questo post successivamente.
Finita la messa io e Frà ci vorremmo defilare, ma Valerio ci propone di mangiare qualcosa insieme. Per cui usciamo tutti insieme per andare in qualche locale.
Quest'anno, o meglio il 24.12.2015 pare sia coinciso con la nascita di Maometto, per cui la città è in piena festa. Ci spiegano che questa ricorrenza capita solo una volta ogni 300 anni. é capitato con noi. Singolarità nella singolarità!
Purtroppo i due locali che aveva in mente VAlerio sono chiusi, per cui la compagnia si scioglie.
Io e Frà passiamo in pasticceria (Frà si è rivelata un'ottima compagnia di merende) e facciamo spesa:-)
Ci spiega che l'anno scorso, 2014, ha celebrato la messa solo per il suo aiutante poiché in città non c'era un solo cristiano. Ci chiede quindi se abbiamo desiderio di ascoltare la messa di Natale.
Con Frà ci guardiamo e .. perché no?? :-)
Quindi ci diamo appuntamento per la sera e continuiamo nel nostro pranzo.
Ora diciamo una cosa. Dakhla è una città in cui sono tutti musulmani, eppure al centro della città vi è una Chiesa Cattolica enorme e... vuota.
Preciso. Al centro della città!
Comunque quando arriviamo alle 19.00 circa è gia tutto pronto. Ci siamo io e Frà e poi un nero del Camerun e una coppia di francesi anch'essi di colore che parlano francese.
Valerio si avvicina a noi e ci da un i-pad con le letture che dovremo fare, una Frà
e una io:-)
Insieme a Valerio c'è anche un prete spagnolo che viene da Madrid e che parla solo spagnolo e che si avvicenda con VAlerio nel dire la messa.
Devo ammettere che dopo tanti anni che non andavo alla messa di Natale, sentire questa fatta in italiano, francese e spagnolo è stat davvero una esperienza emozionante.
Non solo per il luogo. Questa Chiesa grande, enorme e vuota, ma per lo spirito con cui ci hanno accolto, per la gioia di vederci lì. Insomma davvero una esperienza singolare!!
Con VAlerio abbiamo anche scattato delle foto, ma al momento ancora non me le invia per uozzap. Quindi dovrò aggiornare questo post successivamente.
Finita la messa io e Frà ci vorremmo defilare, ma Valerio ci propone di mangiare qualcosa insieme. Per cui usciamo tutti insieme per andare in qualche locale.
Quest'anno, o meglio il 24.12.2015 pare sia coinciso con la nascita di Maometto, per cui la città è in piena festa. Ci spiegano che questa ricorrenza capita solo una volta ogni 300 anni. é capitato con noi. Singolarità nella singolarità!
Purtroppo i due locali che aveva in mente VAlerio sono chiusi, per cui la compagnia si scioglie.
Io e Frà passiamo in pasticceria (Frà si è rivelata un'ottima compagnia di merende) e facciamo spesa:-)
lunedì 28 dicembre 2015
Considerazioni in itinere
Mi è stata chiesta la differenza tra Turista e Viaggiatore, ebbene io penso che..
Il primo è colui che si reca in un posto per visitarlo e facendolo rimane se stesso..
Il secondo è mosso da altro spirito.. Non vi è solo la curiosità per il posto e/o i luoghi, ma vi è la precisa volontà di immergersi in quei luoghi. Il Viaggiatore è prima di tutto un Comunicatore che sa aprire un canale emotivo con tutto ciò che lo circonda. Comunicare vuol dire trasmettere se stessi agli altri, aprirsi, condividere esperienze e aquisirne di nuove, cercando di allontanarsi da credenze, pregiudizi, modi di vivere e/o semplici abitudini per conoscere l'altro. Sia questo una persona o un luogo.
Il primo è colui che si reca in un posto per visitarlo e facendolo rimane se stesso..
Il secondo è mosso da altro spirito.. Non vi è solo la curiosità per il posto e/o i luoghi, ma vi è la precisa volontà di immergersi in quei luoghi. Il Viaggiatore è prima di tutto un Comunicatore che sa aprire un canale emotivo con tutto ciò che lo circonda. Comunicare vuol dire trasmettere se stessi agli altri, aprirsi, condividere esperienze e aquisirne di nuove, cercando di allontanarsi da credenze, pregiudizi, modi di vivere e/o semplici abitudini per conoscere l'altro. Sia questo una persona o un luogo.
venerdì 25 dicembre 2015
Vigilia di Natale 2015 @ Dahkla
È il 24 mattina, la giornata si preannuncia ricca di impegni. Frà vuole vedere... Tutto!!
Ok :-)
Abbiamo in programna di stare fuori tutta la giornata eqquindi passiamo a prendere le cibarie.. Acqua, pane e frutta.
Poi ci dirigiamo verso la punta sud della penisola dove ci dicono esserci i fenicotteri.
In realtà troviamo stormi di gabbiani
E più avanti la zona dei pescatori dove, oltre la baraccopoli dove vivono, ci sono centinaia di barche arenate sulla spiaggia
Ci dirigiamo allora verso la laguna, lì dove io sono stato ieri, ma prima di arrivare cambiamo itinerario e ci mettiamo a cercare la sorgente di acqua sulfurea che si trova a .. Asmaa. Ci dicono (alcuni indigeni eppoi un poliziotto) che data la strada in mezzo al deserto è raggiungibile solo in jeep o quad. Peccato :-(
E allora ci dirigiamo in laguna e cazzeggiamo un poco :-)
La laguna oggi è anche più bella, forse perché è ancira presto e l'acqua arriva proprio fin sotto le dune.
Quando sono le 15.00 prendiamo la via del ritorno, ma nel mentre mi ricordo di aver letto che lì nei pressi c'è un posto figo dove mangiare les huitres.. Ostriche giganti e saporite!
La località si chiama Thalamar che troviamo abbastanza in fretta. Sono le 15.30 ma ancora c'è il pienone. Dopo aver assaggiato le ostriche ordiniamo il pesce e ci portano questo
Che je voi dì?? :-)
Continua ..
Ok :-)
Abbiamo in programna di stare fuori tutta la giornata eqquindi passiamo a prendere le cibarie.. Acqua, pane e frutta.
Poi ci dirigiamo verso la punta sud della penisola dove ci dicono esserci i fenicotteri.
In realtà troviamo stormi di gabbiani
E più avanti la zona dei pescatori dove, oltre la baraccopoli dove vivono, ci sono centinaia di barche arenate sulla spiaggia
Ci dirigiamo allora verso la laguna, lì dove io sono stato ieri, ma prima di arrivare cambiamo itinerario e ci mettiamo a cercare la sorgente di acqua sulfurea che si trova a .. Asmaa. Ci dicono (alcuni indigeni eppoi un poliziotto) che data la strada in mezzo al deserto è raggiungibile solo in jeep o quad. Peccato :-(
E allora ci dirigiamo in laguna e cazzeggiamo un poco :-)
Quando sono le 15.00 prendiamo la via del ritorno, ma nel mentre mi ricordo di aver letto che lì nei pressi c'è un posto figo dove mangiare les huitres.. Ostriche giganti e saporite!
La località si chiama Thalamar che troviamo abbastanza in fretta. Sono le 15.30 ma ancora c'è il pienone. Dopo aver assaggiato le ostriche ordiniamo il pesce e ci portano questo
Continua ..
Arriva Francesca
Qualche giorno prima di partire avevo postato su un sito web di viaggiatori il mio giro, per vedere se qualcuno poteva essere interessato o se potevamo incrociarci da qualche parte. Mi risponde Francesca dicendomi che anche lei ha desiderio di vedere Dakhla .. Ci confrontiamo sui rispettivi itinerari e decide di raggiungermi a Dakhla il 23.12 fermarsi fino al 25 e ripartire in aereo x marrakech il 26. Ok x me, così passiamo il natale insieme.
Ed il 26 @nche io ripartirò in macchina.
Così appena arriva mi fa uno squillo e vado in aereoporto.
Frà è una viaggiatrice consumata. Si riconosce subito.. Con il suo zaino da trekking compatto. Simpatica e molto carina!
Passaggio veloce in albergo e poi di corsa a cena.. Che ho aspettato x mangiare ed ho una fame da lupo!! La serata passa molto piacevolmente.
Ed il 26 @nche io ripartirò in macchina.
Così appena arriva mi fa uno squillo e vado in aereoporto.
Frà è una viaggiatrice consumata. Si riconosce subito.. Con il suo zaino da trekking compatto. Simpatica e molto carina!
Passaggio veloce in albergo e poi di corsa a cena.. Che ho aspettato x mangiare ed ho una fame da lupo!! La serata passa molto piacevolmente.
mercoledì 23 dicembre 2015
Dakhla e la laguna
Anche stamattina ho iniziato con una corsetta. Volevo proprio venire qui, così a sud, per correre e per vedere la laguna.
A dir la verità ero partito con l'idea di fare almeno 15 km, ma il vento e una temperatura superiore a 20 gradi, mi hanno tagliato fiato e gambe.
Anche stamattina ho fatto tutto in souplesse e dopo colazione sono andato in centro a tagliarmi i capelli e la barba (che con questo caldo ricresce velocissima!!)
Il tipo mi dava fiducia
E io mi sono fidato :-)
Diciamo non peggio che a Roma, ma qui per barba e capelli ho speso.... 2 euri!!!!
A pranzo sono andato alla laguna.. Semplicemente fantastica!!! Ho fatti millemila foto
La giornata passa tranquilla, poi alle 20.30 circa mi squilla il cell. È già arrivata in aereoporto!;
martedì 22 dicembre 2015
il sud del Marocco; arrivo a Dakhla
Che giornata oggi!! È iniziata così
Strada stretta e bordi frammentati. Che se esci dall'asfalto a 100kn/h sei out!!
Mi fermo e faccio il . della situazione. Si sta facendo tardi. Sono le 16.30 e mancano ancora millemila km. In questo tratto di strada non ci sono laser. Comincio a correre.. Oddio 100/110 ma su quelle strade!!
E mentre guido penso che sono in mezzo al deserto e che, se non arrivò a Dakhla prima di notte sarà veramente un bel casino guidare su quelle strade. E che si, ho la macchina le carte di credito e il cash , due cell. Di cui uno anche con internet marocchino, ma se fa buio e sono ancora x strada con 'ste cose non ci faccio nulla. E mentre percorro il deserto penso che possiamo avere tecnologia a mille, ma al calar della notte cerchiamo tutti la stessa cosa. Un tetto sulla testa e qualcosa da mangiare. Accelero!!
Forse, penso, è questa adrenalina mista a paura che cerco quando faccio questi viaggi? Mi riprometto di riesaminare il pensiero in altro momento.
Pompe di benzina mancò a dirlo. Fortuna che questa macchina davvero ha consumi irrisori (ma x il resto è una schifezza :-) ).
Comincia a far buio e sono sempre più preoccupato. Non ho voglia di guidare di notte!!
Ad un certo punto vedo una ragazza chiedere un passaggio. Mi fermo e la prendo su . che dopo appena qualche km scende. Non parla una parola di francese. Ma ha un viso simpatico :-)
La planque mi segnala che mancano 70 km a Dakhla.. Sono le 19.30 e il sole è caduto dietro l'orizzonte!!
Non posso fermarmi da nessuna parte (non ci sono neppure piazzole di sosta , solo un rettifilo di asfalti!!).
OK mi dico che cmq in un'ora abbondante arriverò a destinazione. :-(
Mi ferma la Gendarmerie ad un posto di controlli (ho fretta cazzo!!! Vorrei dire, ma docilmente mostro il passaporto ).
Quando riparto, dopo qualche km un tizio chiede un passaggio. Vabè mi dico, tanto vale prenderlo che non ho più molta fretta. Al buio e con la foschia del deserto non si vede una cippa.
Jamal sta andando a Dakhla. Ottimo mi dico.
Conosce la strada.
Ha 26 anni e lavora in una industria del pesce li. Per tornare stava aspettando le Grande taxi. Gli è andata di lusso . e a me pure!
Parla arabo e un francese stentato . però mi indica dove posso mangiare il polpo , le ostriche e dove andare sulla laguna. Posti che invece di avere un nome gli indigeni chiamano "la quarante" "la venghtsix" che sono luoghi che distano tot km da Dakcla. Al 26esimo km ci sono gli europei che fanno kitesurf!!
Mi indica un albergo dove andare e, fatta una doccia, crollo!!
Alla grandissima . correre in mezzo al deserto è fantastico. Anche se sono riuscito a prendere una strada in leggera salita e con il caldo a 20 e passa gradi..
Comunque me la prendo comoda e, come al solito parti versi le 10 in direzione di Dakhla. 600 km più a sud.
Dopo pochi km che percorrono la N1 vedo una persona che fa il gesto di chiedere un passaggio. Qui le persone lo fanno tutte, continuamente, che per spostarsi da un luogo ad un altro usano l'autostop o le Grand taxi, ovvero il taxi cumulativo.
Cmq mi fermo e lo faccio salire. Vado a Dakhla gli dico nel mio stentato francese. Per lui OK , scenderà circa 50 km dopo.
È simpatico e parla un ottimo francese o comunque meglio del mio.
Mi parla della sua famiglia che ha due figli ed è nonno, mi chiede di me ecc.
Inoltre come sale mi dice che ho un'andatura troppo allegra e che devi andare "plus doucement" che la polizia sta con il radar.
Non fa in tempo a dirlo che vediamo una poliziotta con la pistola laser puntata su di noi. Grande!!! Gli dico :-) e lo ringrazio molto. Non lo avessi preso in macchina ne avrei presa un altra di multa. Vabè avrei dovuto comnettere un'altra corruzione di pubblico ufficiale :-)
Arriviamo a Al-Aaium, al posto di blocco (c'è ne sono continuamente ) ci fermano e mi fanno aspettare venti minuti buoni per controlli. Dove vado. Per turismo o lavoro. Faccio kitesurf! Perché Dakhla .. E infine da qui cominceranno a chiedermi . "quel profession?" e alla mia risposta sembreranno sempre siddusfatti. Cmq poco dopo il mio amico Amhed mi lascia senza prima avermi dato consigli utilissimi sulla presenza della Polizia :-)
proseguo "doucement" fino a Boujoudor dove arrivi che sono circa le 15.00/
Per Dakhla mancano circa 400 km. In mezzo non ci sono altri paesi. Se non minuscole frazioni e forse una pompa di benzina. OK. Prendo un the caldo (notare il pezzo di zucchero)
Faccio il pieno e .. Sorpresa!! Invece che 9 dirham (90 cents di euro) qui la benzina costa 5 dirham!!
Ottimo!!
Quindi devi decidere. Mancano 400 km e sono già le 15.00 Se aumento la velocità magari in 4 ore c'è la faccio, penso.
E vado!!
Bene, la strada dopo un poco si restringe e in due corsie risicatissime mi trovo a incrociare autoarticolati a 18 ruote. All'inizio.. Panico!!!
Mi fermo e faccio il . della situazione. Si sta facendo tardi. Sono le 16.30 e mancano ancora millemila km. In questo tratto di strada non ci sono laser. Comincio a correre.. Oddio 100/110 ma su quelle strade!!
E mentre guido penso che sono in mezzo al deserto e che, se non arrivò a Dakhla prima di notte sarà veramente un bel casino guidare su quelle strade. E che si, ho la macchina le carte di credito e il cash , due cell. Di cui uno anche con internet marocchino, ma se fa buio e sono ancora x strada con 'ste cose non ci faccio nulla. E mentre percorro il deserto penso che possiamo avere tecnologia a mille, ma al calar della notte cerchiamo tutti la stessa cosa. Un tetto sulla testa e qualcosa da mangiare. Accelero!!
Forse, penso, è questa adrenalina mista a paura che cerco quando faccio questi viaggi? Mi riprometto di riesaminare il pensiero in altro momento.
Pompe di benzina mancò a dirlo. Fortuna che questa macchina davvero ha consumi irrisori (ma x il resto è una schifezza :-) ).
Comincia a far buio e sono sempre più preoccupato. Non ho voglia di guidare di notte!!
Ad un certo punto vedo una ragazza chiedere un passaggio. Mi fermo e la prendo su . che dopo appena qualche km scende. Non parla una parola di francese. Ma ha un viso simpatico :-)
La planque mi segnala che mancano 70 km a Dakhla.. Sono le 19.30 e il sole è caduto dietro l'orizzonte!!
Non posso fermarmi da nessuna parte (non ci sono neppure piazzole di sosta , solo un rettifilo di asfalti!!).
OK mi dico che cmq in un'ora abbondante arriverò a destinazione. :-(
Mi ferma la Gendarmerie ad un posto di controlli (ho fretta cazzo!!! Vorrei dire, ma docilmente mostro il passaporto ).
Quando riparto, dopo qualche km un tizio chiede un passaggio. Vabè mi dico, tanto vale prenderlo che non ho più molta fretta. Al buio e con la foschia del deserto non si vede una cippa.
Jamal sta andando a Dakhla. Ottimo mi dico.
Conosce la strada.
Ha 26 anni e lavora in una industria del pesce li. Per tornare stava aspettando le Grande taxi. Gli è andata di lusso . e a me pure!
Parla arabo e un francese stentato . però mi indica dove posso mangiare il polpo , le ostriche e dove andare sulla laguna. Posti che invece di avere un nome gli indigeni chiamano "la quarante" "la venghtsix" che sono luoghi che distano tot km da Dakcla. Al 26esimo km ci sono gli europei che fanno kitesurf!!
Mi indica un albergo dove andare e, fatta una doccia, crollo!!
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